Leggiamo insieme!

E’ passato un altro anno, e mi sembra di aver vissuto due volte le stesse cose: stessi ritmi, stesse dinamiche di vita. La scuola da casa, gli amici lontani, i nonni visti in videochiamata, il nuoto che rimane solo un ricordo di gare e filmini, mamma e papà che incastrano i loro impegni lavorativi per seguire mia sorella e me in DAD. E da sfondo, il mostro che da quasi due anni si diverte a stravolgere le nostre vite. Uno dei lati positivi di questo anno sono state le letture. Mi sono buttato a capofitto tra pagine e pagine di libri interessanti, senza sosta, di giorno tra una lezione e l’altra, e di notte con la mia luce da lettura per non farmi scoprire da mamma e papà.

Vorrei proporvi adesso alcuni libri che hanno lasciato il segno. Ho capito che i classici sono molto importanti perché sono le basi a cui molti scrittori moderni si sono ispirati e alcuni sono stati scritti proprio per noi ragazzi e bambini.

Quest’anno si celebrano i settecento anni dalla morte di uno dei poeti più amati al mondo: Dante Alighieri. E con Paperdante l’Inferno a fumetti vista con gli occhi di Topolino e Paperino, in due storie ripubblicate, rispettivamente del ’49 e ’87, che piacciono anche agli adulti.

Dagli inferi al cielo il passo è breve se a guidarti è Peter Pan. Walt Disney con il suo cartone ha saputo trasformare un grande classico per ragazzi, ma leggere il libro di Barrie è stato un vero spasso. Nei momenti più bui e tristi di quest’ultimo anno in casa, ha saputo risollevare, letteralmente, l’umore e i pensieri. Campanellino, Wendy e Peter Pan, l’eterno bambino, mi hanno portato con sé verso sull’isola che non c’è, ed anche oltre. Basta credere davvero in qualcosa, e quella cosa magari diventa realtà.

Proprio come ha fatto un grandissimo inventore, forse il più grande di sempre: Leonardo da Vinci. Ne Le incredibili macchine di David Hawcock, le invenzioni come la macchina volante, l’orologio a molla, il carro armato, il robot volante, sono diventate da semplici idee veri e propri progetti. Prendono vita, pagina dopo pagina, le immagini pop-up con i disegni originali e il funzionamento delle bizzarre macchine. Un genio che ci ha insegnato che se qualcosa si immagina, può esistere.

Proprio come nelle storie di Luis Sepulveda, della gabbianella, del gatto, del topo e della balena, che tante volte ho letto e che rivivono nel ricordo di Ilide Carmignani, in Storia di Luis Sepùlveda e del gatto Zorba, dove, attraverso le parole della sua traduttrice di sempre, ho conosciuto la vita dello scrittore cileno volato via troppo presto, e che aveva tanto altro da raccontarci e da ricordare.

E ricorda anche Lia Levi ne Il giorno della memoria raccontato ai miei nipoti, un libro che ho letto a gennaio in occasione la giornata della memoria, in cui la scrittrice ripercorre la sua infanzia durante il nazismo e le leggi razziali, spiegando ai suoi nipoti e ai ragazzi che ha conosciuto nelle varie scuole in cui è stata invitata l’importanza di non dimenticare.

E da un altro dialogo, questa volta con le sue figlie, nasce un bel libro di Matteo Bussola, Viola e il blu. La protagonista del libro, Viola, parte da una considerazione molto semplice: le genziane, genere femminile, fanno fiori blu. Un dato di fatto e una diversità del mondo naturale accettata da tutti. E allora perché alcune diversità non sono accettate dagli uomini?, chiede Viola al suo papà pittore. Da qui l’inizio di un bel confronto sulla diversità di genere, di cui si parla molto nell’ultimo periodo.

E ho letto un altro bel libro sulla natura, Osso. Anche i cani sognano, di Michele Serra. Osso è un cane magro magro che vive in un bosco, come il vecchio che lo nota e vorrebbe avvicinarlo per dargli da mangiare, ma il cane è sfuggente, scappa. L’anziano non si arrende, e gli riempie ogni giorno una ciotola, in attesa che il cane prenda fiducia. E tra un’attesa e l’altra, racconta alla nipotina Lucilla il primo incontro non violento tra cani e uomini, e la possibilità di convivere assieme, senza prevaricazioni né aggressività. Un insegnamento che dovremmo reimparare, se vogliamo stare tutti assieme sulla Terra.

E nelle lunghe notti insonni di letture e di capricci della sorellina, ho letto il nuovo libro illustrato di Lidia Ravera, La bambina che non dormiva mai. E’ la storia di una bambina che non ne vuole proprio sapere di dormire, tanto che la mamma per la disperazione smette di mangiare e si fa piccola piccola. Ma il mago del sonno e un uccellino aiutano la bambina a dormire e la mamma a tornare grande…e anche la mia sorellina finalmente si è addormentata!

Per affrontare le mie, ho letto con la mamma un libro molto divertente sulle paure dei bambini, L’alfabeto della paura, di Michele Dalai. Per ogni lettera c’è una paura diversa, a come acqua, b come buio, c come cane. 21 storie per affrontare quello che fa più paura ai bambini, e devo dire che con me ha funzionato, perché mi ha fatto venire una gran voglia di iscrivermi in piscina!

Quest’anno la mia sorellina, invece, si è messa in testa di leggere da sola. E così le abbiamo preso una bella collanina, Questo lo leggo io!, scritta tutta in stampatello maiuscolo, e lei si è divertita un mondo con le storie di Lupo Grigio, soprattutto con quella di Lupo Grigio e la mosca in cui il lupo per liberarsi della mosca che ha ingoiato mentre dormiva, pensa bene di mangiare il ragno. Oppure con Un ladro in fattoria. Sandra la capra detective, in cui una brava capretta sventa strani furti che avvengono alla fattoria Bel Belato. Questi sono solo alcuni spunti, ma in libreria potete trovare tutto ciò di cui avete bisogno.

Io ora torno sotto le coperte a finire le storie di strani mostri di Storie di paura di un amico fantastico.

Ma non dite nulla a mamma e papà!

Buona estate a tutti!

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